a rete unificata

16:22 [emo] 10 Comments


Non c'è ottimista più ottimista di chi riesca a stare in equilibrio nonostante tutto.
Di chi voglia restare in equilibrio nonostante tutto.

Sono stati dodici mesi davvero particolari, vissuti all'insegna delle più diverse declinazioni della fine, del termine di qualcosa.
La vita da questa parte dello schermo è molto diversa da quella che leggete da quella parte, ma è quanto di meglio ho cercato di vivere e va bene così.

Ci sono state colpe, ci sono stati meriti, scivoloni, ci sono state risalite, ci sono state botte e carezze, c'è stato davvero di tutto in quest'anno a uno sputo dalla fine.

Il 6 di novembre è cambiata la mia vita, almeno rispetto agli ultimi quattro anni.

Per scelta ben precisa, però, ho deciso dall'inizio di mostrare qua solo quanto riguardasse il modo in cui vivo il fumetto, riservando a tutto il resto che sta da questa parte del monitor solo delle piccole finestre.

Ma riconsiderando anche solo e soltanto il mio rapporto con le nuvole, non posso negare - e non ho alcuna intenzione di farlo - che sotto questo punto di vista è stato un anno indimenticabile.

Ha chiuso Comics Code, una delle esperienze più esaltanti che abbia mai vissuto.

Ho, soprattutto, dato al bisogno di scrivere la possibilità di farsi pratica, di indicarmi un percorso e l'ho intrapreso con estrema fiducia e serenità.
Solo (ri)cominciare a incamminarmi mi conferma passo dopo passo della bontà della scelta.

Ho incontrato persone con le quali ho fatto un pezzo di strada e altre con le quali dovrei camminare insieme lungo i prossimi dodici mesi: sarà un anno di parole e immagini da mettere in sequenza, sarà un anno da vivere con estremo equilibrio perchè sarà un anno molto faticoso.

Spero di riuscire ad avere anche in questo la stessa capacità di mettere un passo davanti all'altro su quella corda tesa che porta alla fine della storia.


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piccoli informatici crescono

09:13 [emo] 16 Comments


Io e l'informatica ci guardiamo in cagnesco da sempre.

Negli anni siamo arrivati a un tacito accordo: io mi limito ad usare pc/periferiche senza pormi domande sul loro funzionamento (e men che meno senza che metta i miei ditini al loro interno) e loro cercano di fare al meglio il loro lavoro.

Il patto sottintende anche l'uso di software.

Un ulteriore comma di questo accordo è tutto dedicato al blog: aggiornalo, usalo, scrivici, ma riguardo alle impostazioni nun t'allargà.

All'inizio, già aggiornare la colonnina dei links mi dava la sensazione di poter sostenere l'esame per la patente europea del computer.
Riuscire poi a personalizzare il blog con l'inserimento del counter, dell'orologio/datario e di altri ammenicoli come lo slide o (apriti cielo!) il juke-box mi hanno fatto sentire il re degli hacker.

Col passaggio alla versione beta di Blogger, però, ho temuto il peggio (e per qualche giorno non riuscivo manco a postare sui blog degli amici) e questo avrebbe dovuto castrare sul nascere qualsiasi tentazione riguardo all'applicazione delle nuove agevolazioni di questa famigerata versione beta.

Invece, novello Prometeo, me ne sono fregato dei patti taciti, dei silenti moniti e delle meste avvisaglie, cercando di capire un po' come avrei potuto utilizzare al meglio le nuove risorse offertemi in tentazione da Blogger.

Ho scoperto le etichette, ossia la possibilità di organizzare i vari post del blog secondo gli argomenti di volta in volta affrontati.

Questo che leggete, ad esempio, è etichettato come "comunicazioni di servizio".
Come dite? Che ho scoperto l'acqua calda e che una cosa del genere non può certo essere paragonata al fuoco sottratto da Prometeo?
Vi capisco, ma voi cercate di capire me: io un pc stento solo a capire come s'accende, immaginatevi quale rivoluzione copernicana può costituire ai miei occhi una cosa simile.

Sono, come dice qualcuno, un mesto ipoinformatico.

Qua sotto, per comodità, ho fatto un elenco di tutte le etichette dei post scritti fino ad ora.

Fatene buon uso.

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parentesi nerdica - 2

08:54 [emo] 14 Comments


... ma ancora non è arrivato.


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Buon Natale alla Chiesa

17:25 [emo] 23 Comments


La Chiesa non ha concesso i funerali religiosi a Piergiorgio Welby.



La Chiesa ha concesso i funerali religiosi ad Augusto Pinochet.

Io non sono credente, ma in questo giorno dedicato alla nascita di Qualcuno importante per la Chiesa, a questa vanno i miei più cordiali e sentiti vaffanculo: mi piace pensare che quel Qualcuno in cui io non credo - se fosse esistito - oggi si vergognerebbe per chi, in Suo nome, prende decisioni simili.


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verso una nuova frontiera

15:00 [emo] 1 Comments


E' scomparso Gino D'Antonio.

Il 2006 è stato costellato da una serie di lutti per il mondo del fumetto (cito soltanto Alex Toth o Ferdinando Tacconi, per esempio) e la morte di D'Antonio costituisce un ulteriore impoverimento per questo linguaggio.

L'immagine che ho scelto per illustrare questo topic è la copertina del primo numero della sua opera più famosa, quella Storia del West nella quale l'autore milanese ha riversato gran parte della propria maestria narrativa (sia come scrittore che come disegnatore) e che - coincidenza simbolica e toccante - è proprio in questi giorni giunta alla conclusione nella collana di ristampe dedicatale da If Edizioni.

Per questo Natale, fatevi un regalo: recuperatela - se non l'avete - e leggetela.

Auguri a tutti.

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nascondersi dietro la storia

09:51 [emo] 8 Comments


In uno dei recenti commenti sul suo blog, Igort - riferendosi al lavoro dell'autore - ha usato l'espressione "nascondersi dietro la storia".
Come spesso succede, a volte sono gli altri a riuscire a trovare (del tutto inconspevolmente) le parole perfette per sintetizzare un tuo stato d'animo, una tua esigenza.

E' capitato anche in questo caso.
Le parole usate da Igort fotografano con assoluta precisione ciò che sto cercando di imparare per alcuni aspetti e affinare per altri.
Non prevaricare, non imporre, non usare la storia come un mero pretesto per mostrare se stessi, ma usare se stessi per raccontare una storia.
In apparenza tutto facile...

In questo periodo ho avuto modo di concentrarmi su diverse cose (OWC, Killer Elite 2, la storia per il secondo numero di Mono, il Benzi, un paio di altri spunti ancora molto molto acerbi) e nel momento in cui sono riuscito a guardarle e rileggerle con un minimo di distacco, la sensazione che ho provato è che fossero scritte da persone diverse, nonostante sapessi di essere io il minimo comun denominatore e di aver affrontato quelle storie in un breve lasso di tempo (si potrebbe quasi dire in contemporanea).

La speranza è che questa sensazione dipenda proprio dal riuscire a nascondermi dietro ognuna delle storie e a tenere sempre come prioritario il racconto rispetto a tutto il resto.
E' un discorso, che - a suo modo da un'altra prospettiva - ho già sfiorato di recente e che ora credo di capire un po' meglio.

E' bastato fare un salto sul blog di Duccio per averne conferma: rivedere il Benzi, incrociare alcuni dei comprimari (li potete vedere tutti là in alto) mi ha permesso di riappropriarmi di uno sguardo sul racconto che è quello del racconto del Benzi e non è (nè può essere) quello che ho su OWC o sugli altri cui ho accennato.

E' stato bello.


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La persistenza della colpa

18:31 [emo] 38 Comments


Flickr è uno stupendo sito che ospita innumerevoli gallerie fotografiche.
Durante un'oziosa e poco convinta passeggiata presso quei lidi, ho trovato la foto che vedete qua sopra (nei prossimi giorni metterò il link alla pagina dell'autore: ora, mea culpa, non me lo ritrovo).
Le parole qua sotto sono venute di conseguenza.


Non voleva girarsi.
Per quanto la sua nudità fosse evidente, non voleva incrociare il suo sguardo nemmeno per errore.
Non si trattava di imbarazzo o di pudore, ma di una scelta che originava da un diverso afflato emotivo.

La odiava.

Non sapeva quando fosse nato con esattezza quel sentimento tanto violento, ma non riusciva - nè voleva - dare un nome diverso a ciò che provava.
Odiava il suo stare soprapensiero mentre lui si lavava, persa in chissà quali rivoli di memoria.
Odiava il suo modo di fumare.
Odiava il fatto che il suo primo pensiero ogni mattina fosse sempre e soltanto quello di disegnare il contorno delle proprie labbra con un rossetto da quattro soldi.
Odiava sentire il suo respiro interrotto da nervosi e rauchi colpi di tosse mentre lui si lavava.

Non aveva mai nemmeno provato a parlarle e a dirle almeno di non stare seduta su quello sgabello mentre lui si faceva la doccia perchè non avrebbe sopportato l'idea di subire come ritorsione il suo severo silenzio di madre.

Un silenzio antico, nel quale lui non aveva mai trovato spazio, nemmeno quando da ragazzino stava in cortile a giocare con i suoi coetanei.
Le madri dei ragazzini li chiamavano per cena, come capita ovunque, come capita a chiunque.
Lei no. Lei fumava alla finestra e guardava lontano o forse solo poco oltre il balcone, qualche volta guardava anche lui, ma non lo chiamava mai.
Lui risaliva a casa solo quando la luce dell'unico lampione funzionante del cortile non lo scaldava più a sufficienza e - dentro di sè - sentiva un timore atavico, che riconosceva anche come immotivato, ma che nella sua persistenza gli impediva di sentirsi solo.

Unico amico d'infanzia, questo insondabile e inafferrabile senso di colpa - lo sapeva bene - era un altro pilastro portante della cattedrale d'odio che negli anni aveva eretto contro di lei.
Era troppo debole per fuggire di casa, troppo insicuro, troppo impaurito dal non sapere come vivere senza quel giudice silenzioso che gli stringeva lo stomaco solo all’idea di allontanarsi da lei.

Ogni mattina, nella liturgia della doccia, in quel distorto momento di intimità non intima, il suo odio si rinnovava e si rialimentava.

Anche quella mattina, però, com’era successo nei vent’anni precedenti da quando ne aveva memoria, finita la doccia si sedette sul bordo della vasca da bagno e le chiese di tagliargli le unghie dei piedi.

Spenta la sigaretta nel cesso, lei spostò lo sgabello e si sedette davanti a lui, prendendogli come sempre per primo il piede destro e accogliendolo sul grembo.

Non c’era momento in cui la odiasse di più.

38 commenti:

confessioni

15:46 [emo] 11 Comments



Ok, lo ammetto: lo sto aspettando con una certa ansia.


11 commenti:

la sorpresa dell'idea

12:16 [emo] 15 Comments


Un'immagine, una porzione di sguardo altrui che parla, che solletica, che stimola, che a volte scatena delle reazioni, emozioni, suggestioni.

E' già tanto ed è già bello.

Ma quando un'immagine ti prende per mano e ti porta su un sentiero che non avevi visto e ti vien voglia di percorrerlo senza farti domande, è del tutto naturale - dopo - aver voglia di raccontarlo quel percorso.

Sono poche le cose che mi esaltano come l'essere sorpreso da un'idea di racconto, da uno scorcio di storia.


15 commenti:

Killer Elite: il blog [aka Blog Spot Special]

09:22 [emo] 2 Comments


Ok, a 'sto giro la ruota si ferma ancora su Killer Elite (vi risparmio la solita sequela di rimandi incrociati: guardate il post sotto questo e - se siete all'oscuro di qualcosa - vi si aprirà un mondo).

Questa volta parliamo del blog dedicato al progetto: è partito ieri e offrirà tutta una serie di dietro le quinte, contenuti speciali, segreti, omissis, lazzi e cazzilli vari dedicati al fumetto più fico che potreste leggere.

Ah, quasi dimenticavo: per visitare il blog basta che clicchiate QUA. Fatelo in tanti. Fatelo spesso.


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Killer elite: si procede

16:17 [emo] 7 Comments


Qualche giorno fa ho parlato del fatto che insieme a Gianfranco ci stavamo accingendo a sviluppare il nostro capitolo di Killer Elite 2.

Ebbene, ieri abbiamo stabilito come far muovere Augustus Brugel (il killer dei killer), Ted Lavater (il killer sfigurato) e Leviatank (il killer androide).

La cosa interessante è che per la prima volta ho avuto modo di sperimentare un nuovo modo di scrivere, quello cosidetto "all'americana".

Partendo dal soggetto scritto da Lorenzo (Corti) e Alessio (Landi), abbiamo sviluppato meglio l'azione distribuendone i momenti principali lungo le 8 tavole del nostro capitolo e individuando le inquadrature portanti.
Su questo Gianfranco ha realizzato lo storyboard dell'intera sequenza e basandomi sul suo lavoro dovrò ora scrivere i dialoghi.

Quando ad aprile avrete modo di leggere l'albo e farvi un'idea, potrete anche suggerirmi se è il caso di replicare una tecnica simile o se sia il caso che - invece - continui a parlare (scrivere) come magno.

Nel frattempo, potete almeno gustarvi un dittico di vignette tratto dalla quarta tavola del capitolo.

7 commenti:

[post gemello] John back in the days...

09:43 [emo] 22 Comments


Il lavoro su Killer Elite procede, così come quello ancora top secret sempre in coppia con Gianfranco. In attesa di sciogliere un po' la riservatezza e di postare qualche assaggio delle tavole, ecco un piccolo divertissement sul protagonista che Gianfranco ha realizzato negli scorsi giorni.


22 commenti:

una questione di responsabilità

16:16 [emo] 39 Comments


Mega è uno dei due cataloghi di riferimento per i librai che vendano fumetti.
Una delle rubriche - Parola di libraio - ospita a rotazione gli interventi di chi i fumetti li vende e, di volta in volta, affronta le tematiche più diverse.

Sul numero di Mega attualmente in distribuzione (il n.113) è pubblicato anche un mio intervento, che vi riporto sotto con la speranza di approfondirlo insieme a chi, di voi, ne abbia voglia.

Faccio il libraio da qualcosa come quindici anni. O meglio, ho cominciato a lavorare in libreria esattamente 15 anni fa. Prima come commesso, poi come gestore, da qualche anno come proprietario.

In quindici anni di acqua sotto i ponti ne è passata davvero tanta: sono parzialmente cambiati i poli distributivi, il mercato ha subito variazioni di tendenza drastiche, gli attori principali del teatro-fumetto si sono moltiplicati e diversificati.

Mai come nell’ultimo quinquennio gli scaffali delle librerie hanno mostrato la gigantesca quantità di proposte, tanto che il timore potrebbe essere quello che il numero effettivo dei lettori di fumetti sia inferiore a quello di chi i fumetti li pubblica, gli editori.

Eppure non passa momento della giornata in cui non si senta o non si legga la parola “crisi”.

“Non si vende più come 4/5 anni fa” è uno degli slogan più ricorrenti... ma esattamente 4/5 anni fa si sentivano frasi come “non si vende più come 4/5 anni fa”.

Allora, delle due l’una: o oggi si vende una frazione ridicola di ciò che si vendeva 10 anni fa, oppure distributori, editori, librai e autori non sanno fare al meglio – ognuno nel proprio campo – il proprio mestiere.

Anche perchè di potenziali lettori il fumetto italiano ne ha tanti, decine, anzi... centinaia di migliaia.

Persone che sono disposte a spendere 50 euro per la ricarica di un cellulare, così come per un videogioco o che altro.

La scusa qual’è? Che in Italia si legge poco? Perfetto, che si lavori per invertire la tendenza, invece di subirla passivamente.

Il punto è: sappiamo fare il nostro lavoro? Quale fine ultimo ci poniamo in ogni momento in cui lo svogliamo?

Io autore perchè faccio fumetti?

Io editore perchè pubblico fumetti?

Io distributore perchè distribuisco fumetti?

Io libraio perchè vendo fumetti?

La grande catena dell’ammmore nuvoloso dovrebbe essere percorribile in entrambi i sensi di marcia, garantire delle aree di sosta in cui confrontarsi ed essere di stimolo gli uni nei confronti degli altri, dovrebbe permettere – così – di individuare degli obiettivi da raggiungere e una progettualità per ottenere quei risultati, nel rispetto (e nell’interesse non in conflitto) di ognuna delle parti.

Il tutto – inevitabilmente, inesorabilmente, naturalmente – sarebbe a beneficio di quella chimera sempre più difficile da raggiungere che chiamiamo Lettore.

Il lettore da ammansire, da incuriosire, da blandire, da sedurre, da fidelizzare, da educare, da ascoltare, da arricchire, da soddisfare.

Il cerchio si chiude con quella che dovrebbe essere la domanda definitiva: perchè leggo fumetti?

Aggiungendo questo tassello al puzzle che sto goffamente ricostruendo in queste righe, si completa un’unica espressione: senso di responsabilità.


39 commenti:

Lost in desperation

11:32 [emo] 26 Comments



Avrei voluto parlare di Lost, esprimere tutta la cieca e acritica passione per questo serial.

Invece, mentre cercavo una bella immagine da inserire nel post, ho intercettato un wallpaper apparentemente innocuo, anche perchè nella miniatura si intuiva che vi erano ritratti i protagonisti della serie secondo lo stile di South Park.

Un'immagine invitante, ottima da utilizzare qua.
La ingrandisco, la guardo... e arrivano almeno un paio di spoiler a gettarmi nel più profondo sconforto.

Io sto per finire di vedere la seconda serie: sapere con così tanto anticipo due cose abbastanza fondamentali mi ha annichilito e non riesco a scrivere le cose che avrei voluto.

Vogliatemi comprendere: quello che sto vivendo è un dramma umano che mi divora dall'interno.



26 commenti:

Winsor McCay - the famous cartoonist

14:57 [emo] 17 Comments



Direi che non c'è nulla da dire, ma solo da guardare e godere.

17 commenti:

Killer Elite: si comincia

17:21 [emo] 13 Comments



Come già accennato in passato, parteciperò al n.2 di Killer Elite.

La sequenza che scriverò io verrà disegnata da Gianfranco Giardina e in questi giorni ci stiamo rimboccando le maniche per svolgere il nostro bel lavoro con tutte le intenzioni di divertirci a muovere i due birbaccioni che vedete qua sopra: Leviatank e Ted Lavater, due dei protagonisti della vicenda e che avranno modo di incrociare ognuno il cammino dell'altro, ma - posso anticiparlo senza che nessuno mi accusi di svelare dettagli top secret - non per prendere un the.

L'albo uscirà molto probabilmente per la prossima edizione di Napoli Comicon (aprile 2007)

Gli studi dei personaggi che vedete - naturalmente - sono stati realizzati da Gianfranco.


13 commenti:

Vinicio

19:55 [emo] 26 Comments


Notte, pelle, cuore, stomaco, fegato, mani, buio, piedi, camminare, respirare, strade buie, sole d'agosto, luna piena, grazia, ballo, pioggia, dita, occhi, festa, dolore, sguardo, tocco, saliva, alito cattivo, terra, candele, lampioni, insegne, nebbia, voce rauca, lacrime, famiglia, amici, matrimonio, passato, ricordi, nave, quartiere, birra, peccato, pugni, amore, sassi, indirizzi, parole, cosce, padre, cani, abbraccio, vecchi, morte, campane, profumo, finestre, incanto, stanze, bottiglie, circo, lenzuola, pigrizia, sigarette, scrivere, furore, parole sottovoce, bar, risate, denti, automobili sole, vanità, scarpe, pianoforte, fratello, sogno, baci, cinema, calci, solitudine, addio, casa, bicchieri, ridere, volti, ferrovia, canto, fuga, ritorno, dannazione, braccia, gocce d'acqua, fuoco, ore, posacenere, stelle, piaghe, fede, ragazzi, soldi, tasche, pazzia, tempo, lamento, raccontare, motel, vetrine, sera, ombra, tacchi, sapore, vento, gioia, portone, scale, fiore, domani, fortuna, dimenticare, vagabondo, fantasmi, mare, gonna, passione, lampada, schiena, pizzi, sangue, donne, sudore, litigio, musica, anelli, felicità, estate, tristezza, partire, rancore, nuvole, quiete, soffio, pasticcini, locali, taxi, lingua, sud, neon, sale, nero, fiato, silenzio, letto, botte, vino, persiane, freddo, branda, sabato, attesa, odio, vortice, illusione, rosario, nostalgia, pancia, cantina, lampi, lettere, mattino, viscere, rose, volto, inchiostro, cielo, passi, bocca, ferro, sospirare, nascere, silenzio.





grazie a Denis, dal cui blog ho sottratto l'illustrazione che ritrae Vinicio Capossela.


26 commenti:

mi si cita

12:26 [emo] 13 Comments



Son soddisfazioni, eh!

13 commenti:

saper aspettare

16:44 [emo] 14 Comments


Mesi fa confessai uno dei miei più nerdici segreti di lettore/possessore di fumetti: poter leggere le storie di Kamandi, uno dei personaggi più interessanti scaturiti dalla magnificenza di Jack Kirby.

Nei giorni di Lucca ho avuto la notizia che Planeta/DeAgostini, attuale licenziatario per l'Italia dei titoli DC Comics, soddisferà in un prossimo futuro il mio desiderio.

I responsabili della Casa editrice lo hanno annunciato proprio a Lucca durante la loro conferenza di presentazione.

Ora non possono più tornare indietro (e voi mi sarete testimoni).
In caso contrario, dichiarerò guerra alla Spagna.


14 commenti:

leggere per rubare

12:30 [emo] 28 Comments


All’inizio è tutto molto facile: leggi per farti raccontare delle storie, leggi per evadere, leggi per emozionarti, leggi perchè quella è la tua esigenza primaria e gratificarla è un attimo.

Poi cresci – o semplicemente cambiano le esigenze – e scopri che leggere ti porta anche a confrontarti con gli altri che leggono, perchè vuoi condividerne a passione, vuoi urlare al mondo che quella lettura ti ha cambiato la vita e quell’altra ti ha solo fatto perdere tempo.

Magari, dopo, scopri che leggi anche perchè vorresti far qualcosa perchè quel linguaggio che tanto ami meriti maggiori attenzioni e vorresti impegnarti nel decodificarne le potenzialità, le enormi potenzialità, sia indagando fra le vignette, sia dando voce a quegli autori che hanno qualcosa d’importante da dire.

Nel frattempo, hai provato anche tu a usarlo quel linguaggio, hai provato a esprimerti per vignette, ma arriva anche quell’attimo in cui capisci che il divertimento che ne ottieni non è intima urgenza, necessità.


E’ lì che cambia la prospettiva. E’ li che cambia il tuo sguardo sulle tue letture, su quelle che cerchi, su quelle di cui hai davvero bisogno come un naufrago ha bisogno di una bussola.

Sì, perchè stai cominciando a camminare con le tue gambe.
Deambuli appena in equilibrio precario, ma la soddisfazione di goderti quella nuova prospettiva sul mondo compensa per adesso ogni incertezza, ogni flessione.

Stai scoprendo che raccontare ha bisogno di un tono, di un solco, di cure: sai cosa vuoi raccontare, ma stai scoprendo che quel cosa ha bisogno di un come.

E non di un come qualsiasi, ma del tuo come.

E camminare diventa più difficile, le ginocchia tremano e forse hai anche un po’ di capogiro.
Soprattutto perchè, te ne accorgi solo ora, sei su una zattera e il mare è agitato, il cielo coperto.

Serve una bussola.

Nei momenti di intima necessità fidati solo di te stesso, ma quando sei destabilizzato, insicuro e non vedi vie d’uscita, allora è meglio chiedere aiuto.

E’ per questo che leggi per rubare. E’ per questo che berresti litri d’acqua salata pur di far tuo l’approccio alla pagina di Eisner, pur di dare voce a cuore e stomaco come fa Miller, pur di raccontare un silenzio, sospendere gli attimi e dare voce ai personaggi come fa Gipi.

Verrà un giorno in cui forse i passi saranno più sicuri e saprai addirittura dove vorrai andare, ma per adesso sai che hai solo bisogno di camminare e di imparare a farlo al meglio.


28 commenti:

gli acquisti di Lucca

23:32 [emo] 23 Comments

Che gusto c'è ad andare a una fiera e - nonostante di lavoro uno possa fare il libraio - non acquistare direttamente là dei fumetti?

Nessuno.

Appunto per questo, ecco cosa mi son portato dietro dalla fiera toscana.

Ognuno dei fumetti che vedete sotto merita l'acquisto.
Ognuno - com'è intuibile - per motivi diversi, ma tutti collegati da un unico comun denominatore: si tratta di bei fumetti.


Di ognuno degli albi/volumi fornisco i dati tecnici e un paio di righe di commento che non vogliono essere in alcun modo delle recensioni, ma solo degli appunti, delle suggestioni: date loro il peso che riterrete più opportuno.




Bonny-Ed - Io odio Halloween! Reload
di: ED!
Inked Production
6€

"Do it yourself" è l'imperativo di ED! e ciò che fa, ED!, lo fa bene: intanto i personaggi e il mondo che crea, per non tacere della bellezza intrinseca del volume.




Brancaccio - Storie di mafia quotidiana
di: Giovanni Di Gregorio e Claudio Stassi
Edizioni Becco Giallo
13€

Giovanni Di Gregorio ha scritto per Monster Allergy e scrive per la Bonelli, ma - in questo caso - racconta di cose che fanno male. Claudio Stassi è - semplicemente - bravissimo.




Bookcrossing
di: Luana Vergari e Mauro Cao
Tunué
9,50€

Uno spunto delizioso, una storia che racconta delle storie che raccontano una storia. Luana Vergari e Mauro Cao accarezzano delle atmosfere davvero intense.




Debbie Dillinger volume 2 - Doppelganger Detective
di: Sergio Calvaruso, Marco Rizzo, Alessandro Scalmani e Davide Tomasi
DTE Daniele Tomasi Editore
4€

Non solo strisce, ma pure strisce noir e pure strisce noir divertenti. Un piccolo gioiello che la posse di autori bissa e - speriamo - triplichi e quadruplichi e...



Demo
di Brian Wood e Becy Cloonan
Double Shot / Bottero Edizioni
18€

Dodici storie di superpoteri che sono 12 storie di vita quotidiana, di amori, amicizie, individui. Un volume che segna l'esordio di una nuova etichetta: in bocca al lupo a Dual, Priccio e Diflot!




Ford Ravenstock - Specialista in suicidi
di: Susanna Raule e Armando Rossi
Panini Comics
4€

Vincitore - con merito - della prima edizione del Lucca Project Contest, Ford Ravenstock ha uno spunto alla base letteralmente folgorante. I disegni di Armando Rossi, poi, sono tutti da godere.



Garrett N.1 (di 4) - Ucciderò ancora Billy the Kid
di: Roberto Recchioni, Riccardo Burchielli, Werther Dell'Edera, Matteo Casali e Davide Gianfelice.
Edizioni BD
5€

Western, zombies e tanta altra bella roba, confezionata da una squadra di autori di primo livello e con l'apprezzabile intenzione di guardare non solo all'Italia, ma anche all'estero.



Lord Fenny
di: Sergio Calvaruso, Hannes Pasqualini e Michele Moratti
Bottero Edizioni
7,90€

Rinascere. Avere la forza di farlo. E combattere fino all'ultimo per riuscirci. Sergio Calvaruso, Hannes Pasqualini e Michele Moratti trovano il tono (e i segni) giusti per raccontare tutto questo con grazia e delicatezza.




Mono N.1
di: AAVV
Tunué
6,90€

Tanti autori per un unico tema e un'unica tavola a disposizione. Una bella sfida, una bella rivista che - spero di cuore - ha tutto per andare lontano. Ah, ci siamo anche io e Werther ;)



Watchmen - 20 anni dopo
a cura di: smoky man
Lavieri Editore
15€

smoky man ha una missione: diffondere il verbo di Alan Moore. Lo ha già fatto con almeno due volumi di pregio, continua con questa interessantissima raccolta di saggi, illustrazioni e materiale da leccarsi i baffi.


23 commenti:

Lucca? una questione personale...

22:10 [emo] 22 Comments

Era davvero da tantissimo tempo, anni per la verità, che l'ultimo giorno che passavo in fiera (che fosse Lucca, Roma, Napoli o un'altra) era sempre accompagnato dal desiderio di tornare a casa, con la certezza - almeno nella stragrande maggioranza dei casi - di essere stato contento di aver partecipato alla fiera, ma al contempo con la consapevolezza che fosse giusto e bello fare rientro nella vita di tutti i giorni.

Questa volta no.
Questa volta - i diabetici non finiscano di leggere la frase - a Lucca c'ho proprio lasciato un pezzettino di cuore.

L'edizione di quest'anno è stata magnifica, l'organizzazione - pur con inevitabili mancanze, delle quali però non ho la minima intenzione di parlare - ha consegnato a città, visitatori e addetti ai lavori un bene prezioso da coltivare e proteggere.

La scelta di allestire i padiglioni all'interno delle mura è stata vincente e l'atmosfera che si è creata ha donato un immenso carico di suggestioni.
Il clima, poi, tradizionalmente avverso alla manifestazione, ha visto bene di adeguarsi e di comportarsi educatamente: un po' di freddo, ma niente che abbia impedito di godersi più di un caffè all'aperto.

Miracolo dei miracoli, poi, sembra che le vendite siano andate tendenzialmente bene un po' per tutti.

E questi sono solo i dettagli, perchè le cose davvero importanti, le emozioni provate, me le hanno regalate le persone che ho incontrato e con cui ho passato i momenti migliori dei tre giorni vissuti in fiera.
Persone che non vedevo da tempo, altre che non avrei occasione di incontrare se non in queste circostanze, altre ancora che non avevo mai incontrato e che sono state delle piccole grandi sorprese.
Con tutte avrei voluto comunque passare più tempo di quello che abbiamo avuto a disposizione.
Voglio solo dire loro grazie.

Vorrei citarle tutte, ma sarebbe davvero impossibile e preferisco ringraziarne solo una in particolare (con la speranza che nessuna delle altre se ne abbia a male): Gianfranco.

So - per tanti motivi - che lavoreremo bene insieme e questa è la cosa più bella che mi son portato dalla cittadina toscana.

Un'ultima cosa: per la prima volta non inserisco un'immagine in un post.
C'è bisogno di dire che le immagini più belle ce le ho impresse nelle retine e che nessuna macchina fotografica sarebbe stata capace di catturarne il senso?
Ovviamente no.
E, infatti, non lo dico.


22 commenti:

fate i bravi

08:18 [emo] 1 Comments


Ok, giusto due righe per salutare prima della partenza per Lucca.

Devo ancora fare la valigia, comprare alcune cose per il viaggio, masterizzare 3 cd-rom con del materiale e passare a casa di amici per il primo compleanno di Viola, la loro principessa.

Senza contare la mattinata di lavoro qua in libreria, che - spero! - mi permetta di riordinare un po' le idee e non accumulare stress in esubero.

Ci si sente la prossima settimana quando rientrerò.

Nel frattempo, fate i bravi, altrimenti quello là in alto che vi guarda torvo vi fa male, tanto male!

1 commenti:

The Departed

00:40 [emo] 7 Comments


Cast:
Leonardo DiCaprio, Matt Damon, Jack Nicholson, Martin Sheen, Alec Baldwin, Mark Wahlberg
Durata: 149'
Regia: Martin Scorsese
Sceneggiatura: William Monahan
Fotografia: Michael Ballhaus
Musiche: Howard Leslie Shore
Montaggio: Thelma Schoonmaker

Piccola premessa: quella che segue non è una recensione, è un'apologia.

Fatevi un favore: teletrasportatevi al cinema, fatevici sparare con un cannone, correte a vedere questo film, trascinate in sala più persone possiate.

The Departed è un film semplicemente magnifico, riuscito in ogni risvolto, scritto in maniera esemplare, diretto con mano portentosa, interpretato magistralmente, musicato in maniera sorprendente, fotografato alla perfezione e montato splendidamente.

Little Italy ha lasciato il posto a Boston e i mangiaspaghetti sono sostituiti dalla mala irlandese.
Matt Damon è il cattivo, Di Caprio il buono, Nicholson la divinità, tutti i comprimari (Sheen, Walberg, Baldwin) i poli di tensione.

Scorsese insegna cinema a ogni sequenza, conduce l'intreccio condendolo di sequenze esaltanti: accelera, rallenta, indaga, tiene per le palle e allenta/stringe la morsa tanto da procurare piacere.
Damon e Di Caprio giganteggiano, Nicholson annichilisce, gli altri eccellono.

Serve una trama?

Boston. Un gruppo della malavita organizzata, sceglie uno dei suoi membri per farlo infiltrare nella polizia locale. Allo stesso tempo, il dipartimento di polizia incarica uno dei suoi agenti di operare in incognito all'interno della stessa banda.

E quindi? Dov'è la sorpresa?
Il bene? Il male? Leggere fra le righe? Fanculo!
Scorsese racconta, perdìo, non scrive saggi.

Fatevela raccontare, questa storia. E subìtela come se un Tyson infuriato vi scaricasse un cazzotto sullo sterno.

"Poliziotti o criminali... quando ti trovi davanti ad una pistola carica che differenza c’è?"


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benvenuto de:code

23:29 [emo] 8 Comments


Come molti di voi sapranno, fino a qualche mese fa mi occupavo di critica e informazione fumettistica, prima su Rorschach e in seguito su Comics Code.

Poi è venuto il momento, per me, di voltare pagina.


Antonio (Solinas) e Simone (Satta), invece, hanno proseguito su quella strada, inventandosi un nuovo sito e attorniandosi di un validissimo gruppo di collaboratori.

Il nuovo nato si chiama de-code.

Dopo qualche mese di lavorazione, de:code è da pochissimi minuti on line: ho avuto modo di seguirne l'iter da una posizione privilegiata e devo dire che questo numero 0 - che viene messo in linea a ridosso di Lucca - si presenta sotto i migliori auspici con un bel sommario, che vi esorto a spulciare con attenzione senza privarvi del gusto della sorpresa anticipandovi qualcosa.

Benvenuto de-code
!

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buone cause

09:03 [emo] 11 Comments


Non ho mai parlato diffusamente di un forum che frequento con estremo sollazzo e del quale - da qualche mese - sono anche diventato moderatore, il Forum dell'Elite (luogo di discussione a temi che si appoggia all'ottimo Fumetti di Carta)

E ancora non lo farò, o meglio: in quest'occasione preferisco cercare di dirottare tutta la vostra attenzione su un'iniziativa che mi sembra pregevolissima.
Alcuni bravissimi autori hanno infatti deciso di appoggiarsi al Forum dell'Elite per mettere all'asta alcuni loro lavori originali, così da devolverne il ricavato in beneficenza.

Vien da sè che il mio invito rivolto a tutti voi è quello di fare una puntata qua per avere tutte le informazioni necessarie e - magari - per contribuire concretamente alla cosa.


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A Lucca!

11:14 [emo] 9 Comments



Come già accennato sotto, la prossima settimana inizierà la fiera fumettistica più importante d'Italia, Lucca Comics & Games, che quest'anno - in occasioni del quarantennale della kermesse - godrà di una location completamente nuova e di grandissimo fascino: se fino allo scorso anno, infatti, la fiera si è svolta nello spazio adiacente allo storico Palazzetto dello sport, quest'anno i padiglioni e gli stand troveranno spazio all'interno delle mura, in pieno centro storico.

Chi è stato almeno una volta nella cittadina toscana non potrà non essere rimasto rapito dalla bellezza e dal carico di suggestioni che trasuda la città dentro le mura e mi sembra perfettamente inutile provare anche solo a restituire a parole la minima parte dell'impatto emotivo che si può vivere.
A chi non ci è mai stato, ma verrà a Lucca per la prima volta - invece - non voglio rovinare nulla.
Chi, infine, non c'è ancora mai stato, invece, non può sapere cosa si perde.

Io arriverò a Lucca il 3 novembre di primissima mattina e ripartirò il 5 a metà pomeriggio.

Se qualcuno di coloro che passano di qua con frequenza ha piacere di incontrarci e fare due chiacchiere, mi troverà allo stand Tunuè soprattutto in due occasioni: per promuovere Mono, infatti, molti degli autori che vi hanno partecipato si alterneranno in una serie di session.
Sotto vi riporto il calendario stilato fino ad ora.

Programma incontri Mono:

mercoledì 1 novembre
15/17 Mauro Cao
17/19 Laura Spianelli

giovedì 2 novembre
11/13 Laura Spianelli
16/17 Giovanni Gualdoni
17/19 Bruno Olivieri

venerdì 3 novemrbe
11/12 Pino Minunta
12/13 Manfredi Toraldo
15/16 Mauro Cao
16/17 Sergio Algozzino
17/18 Arianna Rea / Ilaria Traversi

sabato 4 novembre
11/12 Marco Turini
12/13 Emiliano Longobardi
15/16 Claudio Stassi
16/17 Paolo Maddaleni / Yoko Ippolitoni / Elena Zarelli
17/18 Roberto di Salvo / Sergio Algozzino

domenica 5 novembre
10/11 o 12/13 Emiliano Longobardi
16/17 Bruno Olivieri
17/18 Manfredi Toraldo

Non dimenticate, inoltre, che domenica 5, alle 14, nella sala incontri di Palazzo Ducale, si terrà la presentazione ufficiale della rivista.


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l'attesa

19:39 [emo] 21 Comments


Sono giorni di grande attesa, sia di segno positivo che di segno negativo.
Quella di segno positivo è tutta dedicata alla prossima fiera di Lucca, un appuntamento che aspetto con grandissima impazienza per almeno un paio di motivi.

Intanto, uscirà Mono (qua e qua i dettagli, qua - invece - un mucchio di stuzzicanti anteprime a riguardo), rivista sulla quale sarà presente anche una storia che mi ha permesso di rilavorare dopo anni insieme a Werther (a proposito, sapete tutti che ora lavora anche per gli USA, si? Dire che la cosa mi rende tanto tanto orgoglione è la più scontata delle banalità, ma la dico lo stesso; voi, intanto, leggete qua e - soprattutto - rifatevi gli occhietti qui, quo e qua).

E poi, in un certo senso soprattutto, la fiera di Lucca sarà l'occasione per sottoporre a un editore un progetto che mi sta coinvolgendo enormemente e al quale ho accennato un paio di volte (precisamente qui, qui e qui).
Con Gianfranco ce la stiamo mettendo davvero tutta per confezionare un dossier di presentazione efficace e il più possibile completo, così da spiegare al meglio quali sono le nostre intenzioni e - di conseguenza - convincere l'editore della bontà della storia.

Il dossier comprenderà delle prove di copertina, 3 sequenze complete che raccontano alcuni dei momenti salienti della vicenda (rispettivamente di 2, 5 e 4 pagine, sia in forma di sceneggiatura che in versione disegnata), gli studi dei personaggi, vari bozzetti e - ovvio - il soggetto.
Per quanto mi riguarda, ho scritto le 3 sequenze e sto limando il soggetto, mentre Gianfranco sta terminando la sequenza di 5 tavole e da domani inizierà quella di 4.

L'emozione di veder non solo nascere, ma recitare, vivere i personaggi che ci hanno accompagnato in tante e lunghe telefonate e chattate è davvero irresistibile e incontenibile: la complicità che si è instaurata con Gianfranco è uno dei principali motivi per cui sento questa storia in maniera eccezionale.

E' vero, l'idea e la proposta sono state mie, ma non c'è niente di più entusiasmante di lavorare con un disegnatore che sente la storia in maniera altrettanto intensa e si comporta di conseguenza con una partecipazione, propositività e dedizione così straordinarie.
E' per questo che la storia è - ora - nostra.
I ruoli di sceneggiatore e disegnatore hanno lasciato il posto a quelli di narratori in senso lato, senza sterili distinzioni.


Oggi non ho contato le sigarette e quando m'è venuta voglia di condividere ciò che sto raccontando con le persone che frequentano abitualmente questo mio spazio, la vignetta più adatta per esprimere il senso di attesa mi è sembrata quella che vedete là in alto.

Vi è ritratto il protagonista della storia, che si sta preparando a un momento che cambierà per sempre la sua vita.
E, nell'attesa, fuma.


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blog spot - 6

21:12 [emo] 15 Comments


Tanto, troppo tempo è trascorso dall'ultimo Blog Spot.
Comincio a rimediare segnalandovi i consueti 5 blog da visitare e ripromettendomi di rendere per un po' più frequente questa rubrica.

Jim Lee - Se c'è un disegnatore al quale la definizione di superstar si può cucire addosso con precisione da alta sartoria, questo è Jim Lee. Jim ha avuto (e ha) un peso specifico di portata storica nel mercato supereroistico mondiale, sia come autore che come manager.
Ha cambiato per sempre gli X-Men, da transfuga dalla Marvel è stato tra i fondatori della Image, ha portato alla DC i suoi Wildstorm Studios, ha ridefinito per il nuovo millennio icone come Batman e Superman. E mangia salsiccia sarda come un'idrovora.

Jo Pili - Sceneggiatore, ora scrittore. Due anni fa ha esordito con Il ventre della sposa bambina, sul suo blog tiene il diario dei commenti che il romanzo ha suscitato nei lettori

Laura Spianelli - La disegnatrice più cattiva dell'universo conosciuto. Laura ha uno sguardo feroce nei confronti della realtà, ma al contempo struggente e - a suo modo - romantico e malinconico. Un segno spigoloso e graffiante, dei bei neri decisi e un (meritato) futuro sotto i riflettori solo concretizzare: le doti ci sono tutte.

Lorenzo Corti - In arte Preacher, per gli amici (?) priccio, toscanaccio impenitente e sceneggiatore (tra i creatori di Killer Elite), smodato moderatore del forum dell'Elite e di quello di ComicUS, ma soprattutto - in tempi recenti - cofondatore e animatore della Double Shot, sottoetichetta della Bottero Edizioni che esordirà all'ormai prossima fiera di Lucca con un titolo da tenere d'occhio, Demo.

Luca Tieri - Straordinario illustratore e fumettista intossicato dal miglior gusto pop che possiate aspettarvi. Stile fascinoso, colori psichedelici, lavori che vi impressioneranno indelebilmente le retine. Peccato non aggiorni il suo blog da eoni.


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